La Deontologia rovesciata di Gianni Macalli
Gianni Macalli è un artista concettuale. Soprattutto, niente gli sfugge: quel che si vede, quel che non si vede e ciò che il visto o non visto potrebbe diventare. In “ ‘O smagià la tuàia” edizione 2013 ha composto un’opera che s’intitola “rosse sciamaniche deontologie rovesciate”.
Il rosso richiama il vino, ma con un senso sacrale, nella regolarità di triangoli, dove le basi e i vertici si capovolgono, si intersecano e cambiano direzione. I triangoli hanno tre lati e tre sono i colori base utilizzati da Macalli: il rosso, il giallo e il blu.
Il vino è stato usato da Macalli come additivo ai colori. E’ un altro modo di vedere il vino e di svilupparlo secondo un concetto nuovo.
Il titolo dell’opera si legge fra i triangoli e fra i colori, sotto (o sopra?) i quali gravitano 6 ombre circolari. Sono le impronte di 6 calici di vino, i veri protagonisti della performance, ma protagonisti riservati, che ci sono ma che richiedono di aguzzare la vista per essere scorti. Le sensazioni che ne derivano sono molteplici: i colori attraggono, le serie irregolari di triangoli aprono percorsi di pensiero, l’ombra dei cerchi evoca il tema. Una perfetta “tuaia smagià”, di quelle che, rimosso il vasellame, raccontano ciò che è stato, il convivio, la festa, parole dette, da immaginare, da ricordare.
Ciò che sorprende in Gianni Macalli è l’assoluta disinvoltura con la quale piazza nelle piazze – e non è un gioco di parole – qualcosa di sorprendente e di inedito, impossibile da ignorare. Lo ha fatto a Stradella nel 2013, ma anche in tanti altri luoghi, servendosi spesso della tecnologia moderna che lui dichiara di conoscere, ma solo un po’.
Le sue idee prendono talora forma dal coinvolgimento di tecnici e di saperi altri.
Il caso dell’opera di Stradella ne è un esempio: il vino usato come additivo, elemento in reazione con altri elementi. Da una parte la naturalità del prodotto della vite, dall’altra i colori dell’arte. Macalli è un artista, ma anche un docente. Insegna al Liceo artistico “B.Munari” di Crema, all’Accademia di Belle Arti Carrara di Bergamo e all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano.L’attitudine all’insegnamento lo porta non soltanto a spiegare, ma anche ad ascoltare, non per verifica ma per raccogliere stimoli. Con un’idea del mondo non dichiarata ma implicita: su questo stimolante palcoscenico, ogni strada, ogni sala, ogni vicolo possono diventare teatro, cioè arte. Lo ha messo in pratica, ad esempio, nelle tre edizioni (2005-2007) della rassegna di arti visive “Foyer” nella manifestazione DanzArte di Crema. E a Stradella, su una tovaglia immaginaria.
Tra le mostre più importanti di Gianni Macalli segnaliamo: 43° Salon de Mai, Grand Palais, Parigi 1988; Ultima Generazione, Galleria di Arte Contemporanea Michel Leo, Milano 1989; Rijksakademie Van Beeldende Kunsten mostra Depertures , Amsterdam 1989; Galleria Contemporanea Corto Circuito, Bergamo 1989 con presentazione di Elena Pontiggia; Arte Giovane in Lombardia, Cremona 1991 a cura di Rossana Boscaglia e Giorgio Severo; Mostra Fragile, Mercato Austroungarico, Crema 1994 a cura di Diego Esposito con presentazione di Marco Senaldi; II Premio Trevi Flash Art Museum (menzione speciale) (PG) 1996; Palazzo della Provincia, Crema 2000 a cura di Paola Tognon; ConteinerArt, manifestazione itinerante contemporanea, Bergamo ,Varese 2005 a cura di Ronald Lewis Facchinetti; Fiat Topolino “Topocar” Museo dell’Automobile Bonfanti, Romano d’Ezzelino (VI) a cura di Carmen Rossi 2006; “La collana bianca si colora” Einaudi, Matera, Palazzo Lanfranchi Museo Nazionale d’Arte Mediovale e Moderna della Basilicata 2006; “Life is Now” Castello Arena Po (PV) 2007;Mostra ArteperArteFlash07” Mercato coperto, Giubiasco (CH); 53° Biennale di Venezia progetto di Antonello Pelliccia a cura di Gabriele Perretta e Elisabeth Sarah Glustcksten 2009; Mostra “Pontifex” Undergallety Daverio (VA) 2009;Mostra “ Ice Eyes Garden”, MAP (Museo Arte Plastica) palazzo Branda Castiglione Olona 2011; XD01, User Experience Designer- Spazio Concept, a cura di Gabriele Perretta, Milano 2011; Mostra “Contaminante” Bauer Hotel, isola Giudecca Venezia 2011;Mostra “Cellophone-Angewandte Kunst” con presentazione di Gisella Gellini, Fondazione Teatro Sandomenico , Crema 2011; Mostra “Famiglia Opus Caementicium” a cura di Maria Grazia Spirito e Rolando Bellini, MIDeC (Museo Internazionale Design Ceramico),Cerro Laveno Mombello (VA) 2013; “O’ smagia’ la tuaia” Action Painting a cura di Lorenzo Alagio, Palazzo Isimbardi,Strabella (PV) 2013; Mostra “Dieci Bau” GAMC (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea) Palazzo Delle Muse, Viareggio 2013.
- 30 Luglio 2014