Il 31 agosto 1974 si presentò un sorprendente imprevisto al Tribunale di Voghera: qualcuno aveva fatto richiesta di registrazione per una radio. Una radio non è un giornale, però informa. Non si stampa, non si sfoglia, però comunica. C’è chi la dirige, anche se non firma tutte le pagine dopo averle controllate.
Quella radio non era nemmeno la Rai: che fare? Fu così che nacque l’identità di “giornale audiovisivo”: come tale venne registrata Radio Voghera, che quest’anno compie i suoi primi quarant’anni. Attenzione alle date: la registrazione come testata presso il Tribunale è del ’74, lo stesso anno in cui era stato abolito il monopolio della Rai.
La prima trasmissione avvenne nel pomeriggio del 3 dicembre 1975, quando Gino Orsi pronunciò la frase “Siete sintonizzati su Radio Voghera”. La Corte Costituzionale liberalizzò l’attività delle radio locali il 28 luglio 1976, Sentenza n° 202. Si evince, anche senza entrare nel dettaglio, che quello fu un periodo turbolento o, come si usa dire col senno del poi, “pionieristico”. Ma fu un periodo di forte fermento perché “se una radio è libera, ma libera veramente, piace ancor di più perché libera la mente” (Eugenio Finardi). Ed erano in tanti a sentirsi più liberi, finalmente, di scegliere musica e di stabilire un rapporto diretto con gli ascoltatori. Radio Voghera fu la prima a nascere in zona Oltrepò. Seguirono le altre radio e tv (che sarebbe interessante rievocare, con la loro storia). Dopo quarant’anni, Radio Voghera è rimasta a parlare di Oltrepò fra le poche emittenti private della provincia di Pavia. A raccontare gli esordi della radio è Gino Orsi, la storica prima voce che utilizzo il verbo “sintonizzare”, ancora inusitato negli anni ’70.
Ed è sempre Gino Orsi ad accompagnarci nella sede di Radio Voghera, fra passato, presente e futuro, perché una cosa è certa: malgrado una burocrazia pachidermica e una regolamentazione così così, Radio Voghera guarda al futuro, che non è appendere il microfono al chiodo. “La mia passione nacque verso gli 8 anni, quando decisi di diventare ingegnere della televisione – spiega Orsi. – Crescendo, mi appassionai alle trasmissioni CB e a 18 anni mi iscrissi a Ingegneria Civile a Pavia.
La facoltà specializzata in radiotrasmissioni era soltanto a Trieste”.
Un aneddoto: mentre sosteneva l’esame di Fisica 2, Orsi iniziò a parlare del sistema della Tv a colori, che in Italia non era ancora arrivato, e il suo docente lo invitò a tenere una lezione dedicata all’argomento. “Nel ’74 conobbi Eugenio Grandi, presidente dei CB di Voghera – continua Orsi. – Eugenio, giornalista, era stato chiamato per alcuni mesi a lavorare per la Tv Svizzera, che stava avviando la programmazione della Tv Svizzera Italiana.
Con lui andarono altri giornalisti, fra cui Enzo Tortora e Beppe Recchia. Un’esperienza che Grandi cercò di trasferire nella nuova avventura di Radio Voghera”.
Dopo due anni dalla sua registrazione in Tribunale come testata, Radio Voghera iniziò a diffondere in diretta i consigli comunali, attività che prosegue ancor oggi. Negli anni ’80 aprì un secondo programma, mentre avveniva il trasloco dalla prima sede di Via Lantini (“eravamo in mansarda, ma avevamo necessità di un seminterrato”) a Piazzale Marconi, in un seminterrato isolato acusticamente (“il problema è che di tanto in tanto si allaga”). Riduzione del personale, decisione di tralasciare gradualmente i programmi in diretta, ma di non rinunciare a parlare di Oltrepò soprattutto all’Oltrepò, con l’informazione come scopo primo: questa la mission di Radio Voghera oggi. Con i suoi quarant’anni e tanta tenacia.





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