I Torregiani di Montecalvo Versiggia
E’ stato pubblicato due anni fa, nel 2012, il libro di Federico Torregiani “I Torregiani di Montecalvo Versiggia – Storia di una famiglia d’Oltrepò” (Edo- Edizioni Oltrepò), ma la validità del testo non ha tempo. Si tratta non soltanto della storia di una famiglia e di un cognome ricostruita con attenzione e rigore storiografico. Non è soltanto passione, intuibile data la ricerca a ritroso di un “sé” che vuole dire radici, esperienze, trasmissione. Il testo ricostruisce la storia di una comunità, quella di Montecalvo Versiggia, e di un paese sin dalle sue prime testimonianze. E’ storia di frazioni e di chiese, di visite pastorali e di un castello, nella cornice di un Oltrepò Pavese presente e influente con i suoi mutamenti di paesaggio ed economie. Nessun aspetto è trascurato, neppure quello che riguarda torrenti maggiori e minori, ad esempio quella Versiggia – piccola Versa, piccolo torrente – che completa il toponimo del paese e che fu assegnato al borgo per distinguerlo da altri Montecalvo italiani. Montecalvo patria del Pinot nero, ricorda l’autore in un passo, presentando prove documentarie pro e contro la derivazione del nome da “calvo”, spoglio di vegetazione, cosa che Montecalvo non fu mai e non è oggi. Il focus è ampliato dal paese all’Italia, seguendo le tracce dei Torregiani (con tutte le declinazioni e le variazioni del cognome), sino a raggiungere anche Paesi stranieri. La genealogia locale del Torregiani parte dalla prima metà del ‘600, con Francesco Torisano, cognome che sta a indicare un legame con la torre, e passa attraverso i Toresani, i Torsani, con variazioni minime di vocali e consonanti, sino ai più recenti Torregiani. La ricostruzione è approfondita in numerose note, che sono quasi una seconda chiave di lettura, scientifica e dettagliata, ricca di citazioni bibliografiche e riferimenti documentari, segnale importante di un metodo scrupoloso. Accanto alla ricerca nei testi e negli archivi, essenziale si mostra l’apparato iconografico con immagini d’epoca sia di Montecalvo Versiggia sia delle località vicine, sino a comprendere Stradella e la sua rocca, il Ponte della Becca, le foto della tromba d’aria che devastò la Valle Scuropasso nel 1957 e che furono scattate dal padre dell’autore. Tutto un mondo di luoghi, materiali e documenti che Federico Torregiani ha raccolto con la sensibilità di chi, nel ricostruire la propria storia, non trascura il contesto, le vicende comuni, le esperienze condivise nei secoli a livello di società territoriale. E’ un libro da leggere con attenzione e da consultare per la sua validità storica ed enciclopedia su un’intera area d’Oltrepò Pavese.
- 10 Dicembre 2014